A causa dei commenti fatti in occasione di un evento di estrema destra quattro anni fa, il nuovo ministro dell'Economia finlandese si è dimesso dopo soli 10 giorni di mandato.
Vilhelm Junnila, membro del partito nazionalista dei Finlandesi, è stato accusato di aver fatto numerose allusioni al nazismo.
Dopo essersi scusato ed essere sopravvissuto a un voto di sfiducia, venerdì ha annunciato le sue dimissioni.
Per proteggere la reputazione della Finlandia e del governo, Junnila ha dichiarato di volersi dimettere.
Il signor Junnila ha continuato in una dichiarazione: "Vedo che è impossibile per me continuare come ministro in modo soddisfacente".
Si è dimesso dopo che è stato scoperto che nel 2019 ha parlato a un evento dell'Alleanza Nazionalista a Turku, in Finlandia.
Ha menzionato che il numero di elezione del presidente locale del partito era 88 alla cerimonia in onore delle vittime di un accoltellamento avvenuto nella città due anni prima. Poiché la lettera H è l'ottava dell'alfabeto e sta per "Heil Hitler", i neonazisti interpretano il numero 88 come "HH".
Secondo l'emittente pubblica finlandese Yle, Junnila si è poi congratulato con un altro candidato che ha ricevuto lo stesso numero durante un evento della campagna elettorale finlandese a marzo.
"Prima di tutto, congratulazioni per la forte affluenza alle elezioni. Sono fiducioso che sia una carta vincente. Non concentriamoci sul fatto che questo 88 si riferisce alle due "H"", ha detto scherzando il 41enne.
La scorsa settimana, Junnila ha espresso rammarico per le sue azioni scrivendo sui social media di aver "fatto qualcosa di sbagliato".
In un altro post su Facebook, ha dichiarato: "Spero sia chiaro a tutti che condanno fermamente e categoricamente l'Olocausto, l'antisemitismo e tutti gli atti antisemiti".
Questa settimana, i partiti dell'opposizione hanno accusato Junnila di aver fatto ripetutamente dichiarazioni associate al nazismo. La mozione di sfiducia è stata bocciata in parlamento.
Il deputato del Partito dei Finlandesi è finito sotto tiro anche per aver detto nel 2019 che la Finlandia dovrebbe incoraggiare quelli che ha definito "aborti climatici" nei Paesi africani, secondo quanto riportato dal quotidiano nazionale Helsingin Sanomat.
Martedì scorso il Partito dei Finlandesi, arrivato secondo alle elezioni di aprile, ha prestato formalmente giuramento come membro di un nuovo governo di coalizione di destra.